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5 giu 2024

Giornata Mondiale dell'Ambiente 2024: ripristino del territorio, lotta alla desertificazione e resilienza alla siccità

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Ambiente 2024, l'importante ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite dal 1972 che quest’anno è  ospitata dal Regno dell’Arabia Saudita, per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sulle tematiche ambientali e promuovere azioni concrete per la tutela del nostro pianeta.

Il tema scelto per il 2024 è "Ripristino del territorio", con un focus specifico sulla lotta alla desertificazione e sulla resilienza alla siccità, con lo slogan: “La nostra terra. Il nostro futuro. Siamo #GenerationRestoration”.

Il ripristino del territorio è fondamentale non solo per migliorare la biodiversità, ma per contribuire anche a mitigare i cambiamenti climatici, migliorando la capacità di assorbimento del carbonio da parte degli ecosistemi naturali.

L’altro focus dell’iniziativa è la desertificazione, un fenomeno globale di degradazione del suolo che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, compromettendo la biodiversità, la sicurezza alimentare e le risorse idriche.

I dati globali sulla desertificazione sono allarmanti. Le aree colpite da aridità e semi-aridità, sono circa il 40% delle terre emerse del pianeta, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite. Di queste, circa il 70% è stata degradata a causa di attività umane come l'agricoltura intensiva, il disboscamento e il pascolo eccessivo.

A preoccupare sono anche i numeri della popolazione interessata: la desertificazione colpisce direttamente circa 1 miliardo di persone in oltre 100 paesi. Si stima che 2,7 miliardi di persone vivano in regioni soggette a desertificazione.

Con l'aumento delle temperature globali, i periodi di siccità sono diventati più frequenti e intensi. La resilienza alla siccità impatta significativamente sulla sicurezza della popolazione. Si stima che dal 1970 al 2019, la siccità abbia causato oltre 650.000 morti a livello globale e tra il 2000 e il 2019, il numero di eventi di siccità è aumentato del 29% rispetto ai due decenni precedenti.

Circa 2,3 miliardi di persone vivono in paesi con un livello di stress idrico alto o estremamente alto ed entro il 2050, si prevede che circa 5,7 miliardi di persone vivranno in aree con almeno un mese di scarsità d'acqua all'anno.

L'Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale sta lavorando, insieme a tutta la Governance dell’ambiente, su pratiche di gestione sostenibile del suolo e promuovere l'uso efficiente delle risorse idriche per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, tra cui:

  • Ripristino della rete idrica: attualmente, le perdite lungo il percorso della rete idrica raggiungono il 40-45%. È fondamentale investire nel ripristino e nell'efficienza delle infrastrutture esistenti.
  • Aumento delle connessioni tra i bacini: creare interconnessioni tra diversi bacini idrici permetterà una gestione più flessibile e sostenibile delle risorse idriche.
  • Creazione di nuovi bacini: la costruzione di nuovi bacini consentirà di raccogliere una quantità maggiore di acqua piovana. Attualmente, l'Italia riesce a recuperare solo l'11% dell'acqua piovana, rispetto a una media europea del 25%.
  • Digitalizzazione: Le analisi avanzate possono migliorare la gestione delle risorse naturali, il monitoraggio ambientale e quindi prevenire il rischio.
     

Inoltre, tra le azioni promosse per la gestione sostenibile della risorsa idrica, l'Autorità tramite l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, diffonde un Bollettino contenente l’aggiornamento della situazione meteo-climatica e idrologica, dello scenario di severità idrica, dei rischi per la popolazione, nonché delle misure adottate.

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente 2024, il Segretario generale Marco Casini ha analizzato gli impatti del cambiamento climatico sulla risorsa idrica, in un'intervista a Fanpage