governance

Governance

Servizio idrico integrato

Il Servizio Idrico Integrato (SII) comprende l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione, distribuzione d’acqua potabile, di fognature e di depurazione delle acque reflue.

Il SII è caratterizzato da un sistema di governance multilivello a cui partecipano diversi attori istituzionali con specifici compiti di pianificazione, regolazione e controllo: il MASE, l’Autorità di bacino distrettuale, le Regioni, gli Enti locali e ARERA.

Il sistema organizzativo è basato su una suddivisione del territorio nazionale in ambiti territoriali ottimali (ATO), aventi dimensione almeno provinciale, individuati dalle regioni con riferimento ai bacini idrografici, all’interno dei quali operano appositi Enti di governo (EGATO), anch’essi nominati dalle regioni, cui spetta il compito di organizzare, affidare e controllare la gestione del servizio.

Gli enti locali, titolari del servizio idrico integrato, svolgono in forma associata, attraverso la partecipazione agli EGATO, le attività di organizzazione del servizio, la scelta della forma di gestione, l’affidamento della gestione e del relativo controllo, nonché la determinazione e modulazione delle tariffe.

L’organizzazione del Servizio idrico integrato (SII) nel distretto dell’Appennino centrale conta 13 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) di cui 4 con dimensione regionale (Abruzzo, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria) – a loro volta suddivisi in bacini di affidamento o sub-ambiti - 5 con dimensione sovra-provinciale (Marche), 4 con dimensione provinciale (Lazio).

Per tutti gli ATO presenti nel territorio del distretto è stato portato a termine il processo di costituzione dei rispettivi Enti di governo, nella maggior parte dei casi partecipati dalla totalità dei Comuni ricadenti nel perimetro d’ambito, per un totale di 26 soggetti.

All’interno del Servizio idrico integrato, il Piano di gestione delle Acque (PGA) elaborato da AUBAC costituisce uno strumento essenziale per la gestione del ciclo dell’acqua. Il PGA contiene, infatti, il quadro conoscitivo del sistema fisico e delle utilizzazioni delle risorse idriche nel territorio, l’indicazione delle opere necessarie a prevenire pericoli di siccità e a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la programmazione e l’individuazione delle risorse idriche, la valutazione preventiva del rapporto costi-benefici, dell’impatto ambientale e delle risorse finanziarie degli interventi previsti, nonché il rilievo conoscitivo delle derivazioni in atto e il piano delle possibili utilizzazioni future.

Servizio irriguo

Nel territorio del distretto dell’Appennino centrale operano 17 Consorzi di bonifica integrale di cui 3 in Umbria, 1 nelle Marche, 5 nel Lazio, 5 in Abruzzo, 2 in Toscana e 1 in Emilia-Romagna.

Nell’ambito dei loro compiti istituzionali, i Consorzi di bonifica svolgono un’importante attività di presidio del territorio finalizzata alla sicurezza idrogeologica, ambientale ed alimentare di tutto il distretto.

I Consorzi hanno infatti il compito di provvedere alla realizzazione, alla manutenzione e all’esercizio di opere di difesa e regolazione idraulica e di opere di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, nonché alla realizzazione di azioni di salvaguardia ambientale e di risanamento delle acque.

Nell’ambito del ruolo di coordinamento previsto dal Codice dell’ambiente, AUBAC ha avviato un intenso rapporto di collaborazione con i Consorzi di Bonifica operanti nel distretto e con ANBI, al fine di individuare e programmare gli interventi per la sicurezza idraulica, la gestione delle acque destinate ad uso irriguo ed idropotabile.