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Cambiamenti climatici

Cambiamenti climatici

L’acqua e l’insieme dei servizi ad essa correlati rappresentano elementi fondamentali per il benessere dei cittadini, lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale. La gestione sostenibile della risorsa idrica è pertanto di importanza vitale rispetto a tutte le attività umane e alle qualità degli ecosistemi.  

Lo stato attuale delle risorse idriche a livello mondiale evidenzia tuttavia l’urgente necessità di interventi che permettano una gestione più efficiente del ciclo dell’acqua.  

I sempre più frequenti e prolungati periodi di siccità metereologica, le importanti variazioni nel regime delle precipitazioni, l’aumento progressivo della domanda per usi irrigui a seguito dell’incremento delle temperature e delle sempre più intense ondate di calore, nonché l’aumento dei fenomeni di inquinamento dei corpi idrici (metalli pesanti, cuneo salino), stanno determinando disequilibri sempre più severi tra disponibilità e richiesta d’acqua.  

Gli effetti dei cambiamenti del clima sono tuttavia amplificati, fino a situazioni di vera emergenza, dalle condizioni in cui si trovano le infrastrutture e i servizi idrici, dalla mancanza di una efficace programmazione sul territorio della domanda rispetto all’offerta, dalle modalità di gestione e utilizzo dell’acqua, dai comportamenti individuali. 

Per far fronte ai problemi di sicurezza dell’approvvigionamento idrico è necessario passare ad un modello di gestione dell’acqua quanto più possibile circolare incentrato sulle attività di Raccolta, Ripristino, Riuso, Recupero e Riduzione (le cosiddette 5-R del modello Circular water). 

L’Osservatorio ritiene che si debba adottare una strategia operativa che preveda l’integrazione di misure di breve termine, orientate prevalentemente alla minimizzazione degli impatti, e interventi di medio-lungo termine, finalizzati all’efficientamento delle reti, al recupero delle risorse idriche disperse o inutilizzate, a un maggiore accumulo idrico e, in generale, a migliorare la resilienza dei sistemi di approvvigionamento idrici. Altrettanto importante risulta la necessità di aumentare il grado di interconnessione tra i differenti sistemi idrici e, ove tecnicamente possibile, la connessione a sistemi di approvvigionamento idrico multi-risorsa. 

In particolare, le principali azioni da introdurre nel distretto individuate dall’Osservatorio riguardano: 

  • il miglioramento del sistema di monitoraggio territoriale delle grandezze climatiche, idrologiche e degli usi dell’acqua al fine di poter mettere in stretta correlazione i rapporti causa effetto, chiudere il bilancio idrico e poter programmare gli interventi (conoscere il passato, monitorare il presente e anticipare il futuro); 

  • la promozione di comportamenti virtuosi da parte di tutti gli utenti riguardo all’uso dell’acqua e l’introduzione di politiche di water pricing; 

  • la manutenzione e la digitalizzazione delle reti idriche; 

  • l’aumento della interconnessione delle reti acquedottistiche e delle fonti di approvvigionamento; 

  • il defangamento degli invasi esistenti per aumentarne rapidamente le capacità di accumulo ad oggi compromesse; 

  • la realizzazione di nuovi invasi, inclusi i microinvasi e quelli previsti dal piano laghetti; 

  • l’introduzione di sistemi di ricarica artificiale delle falde sotterranee (MAR); 

  • la promozione del riutilizzo delle acque reflue (per uso agricolo) e di processo (uso industriale); 

  • l’individuazione delle colture in base ai dati climatici e alla disponibilità idrica locale; 

  • la promozione di un’agricoltura 4.0; 

  • lo studio della fattibilità tecnico-economica di impianti di desalinizzazione.